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Nino Effe oggi ha cominciato la sua vita e il caso ha voluto che il taglio del nastro del Bar Solidale coincidesse proprio con l’arrivo del primo freddo, quello che mette a dura prova tutti coloro che si trovano a vivere un periodo di difficoltà e di disagi. Le forbici per il taglio, questa volta, sono state consegnate nelle mani di Franco Vannucci che per oltre 30 anni ha gestito il Bar preesistente. Durante la cerimonia d’inaugurazione il direttore Fabio Cecconi ha ringraziato la Fondazione per il sostegno economico, oltre alla Caritas, alla Comunità di Sant’Egidio, alla Misericordia e alla Croce Rossa perché associazioni del territorio con le quali fare rete e collaborare per affrontare i disagi dei cittadini. Sono intervenuti anche il presidente della SVS Vincenzo Pastore, il presidente della Fondazione Livorno e Marco Cannito in rappresentanza della Provincia.
Un disagio economico che l’occhio attento dei volontari della SVS ha scoperto nei cittadini, che di buon mattino, si recavano nel sottoscala della storica sede di via San Giovanni 30 a Livorno per poter prendere un caffè caldo alle macchinette distributrici, che a pochi centesimi danno la possibilità di fare colazione. Da qui è nata l’idea di creare un luogo dedicato ad accogliere queste persone, che abbia l’atmosfera di un Bar, un Bar però che sia anche solidale, nel senso che oltre a poter fare colazione gratuitamente, ci si senta accolti da un sorriso. Il locale è dotato di due tavolini con alcune sedie, dove ci si potrà trattenere per leggere un libro o un giornale e naturalmente un bagno. E proprio all’interno del Bar Solidale ci sarà un Punto d’Aiuto per chi ha bisogno di raccontare il suo disagio e cerca un consiglio, un aiuto, un orientamento.
Il Bar sarà aperto dalla mattina dal lunedì al sabato dalle 7 fino alle 18 e la domenica dalle 7 alle 15 ed un volontario della SVS farà gli “onori di casa”.
Il Bar è sostenuto nel primo periodo dalla Fondazione Livorno e da una donazione della famiglia Rivecci in ricordo di Luigi e Giuseppina, ma in seguito si avvarrà della solidarietà dei cittadini, dei Bar e magazzini locali, che è già stata espressa. In questi ultimi tempi, troppe volte abbiamo letto sui giornali di bambini che vanno a scuola senza colazione, perché i genitori non hanno i soldi sufficienti. Ecco, desideriamo che nella nostra città questo non avvenga, né per i piccoli né per i grandi.
Il Bar si chiama Nino Effe, in memoria di un nostro amico, una persona con disagio che ogni giorno veniva al vecchio bar di via San Giovanni, cercava un caffè, ma soprattutto cercava la possibilità di scambiare qualche parola con i volontari che sono sempre presenti. Da sabato 16 gennaio i tanti Nino Effe della nostra città potranno trovare un bar gratuito, che come tutti i bar sia luogo di incontro, socializzazione e conforto, perché il non avere risorse economiche non diventi discriminante anche sotto questo profilo.
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